Interrogato sulle caratteristiche di Google dovrei dire che è utile, veloce, semplice ma in realtà rispondo che è simpatico. Usandolo costantemente, mi sono reso conto di averlo personificato, gli ho attribuito caratteristiche che normalmente hanno solo gli individui in carne e ossa, penso a lui come se fosse uno di noi. Se chiudo gli occhi me lo immagino giovane, entusiasta, dinamico con poca esperienza ma con grande genialità, per essere proprio preciso ha la barba incolta, porta sempre un cappellino di lana in testa e d'ora in poi lo chiamerò Chuck. Anche per la legge, Google è un persona, non in carne e ossa ma con gli stessi diritti. Può acquistare, vendere, assumere, licenziare, inventare, fare affari, partecipare alla vita di tutti i giorni, l'unica cosa che gli manca sono un aspetto e un carattere..guarda caso proprio quello che io gli attribuisco. Ma lo faccio spontaneamente? Non credo, non perchè voglia allontanare da me il sospetto della malattia mentale, ma ovviamente perchè la personificazione di Google è effetto di una potente campagnia di marketing. Naturalmente starete pensando che io abbia scoperto l'acqua calda, e in effetti non avete torto, ogni grande azienda è una persona che per il profitto è pronta a tutto, quindi anche ad avere un'immagine famigliare e rassicurante. Se McDonald è il pagliaccio Donald e la Michelin è quel pallone gonfiato di Bibendum, Google può ben essere Chuck. A questo punto però devo chiedermi se Chuck sia o meno una buona persona, avendo a che fare tutti i giorni con lui, quantomeno devo capire se vale la pena frequentarlo ancora. Per legge Chuck può essere una persona particolare, una persona a moralità limitata perchè dovrebbe avere un solo scopo, fare il bene dei proprio azionisti. Grazie a Dio Chuck non è solo questo e per questo mi sta simpatico, non si occupa solo di fare un grande servizio e tramite questo di fare un sacco di soldi, ha deciso di fare di più, qualcosa di molto importante per tutti noi: ha deciso di digitalizzare e mettere gratuitamente a disposizione del mondo intero tutti i libri che mai siano stati pubblicati in qualunque lingua da Guttenberg in poi. E' un'Impresa, qualcosa che mai nessuno Stato e nessuna Organizzazione Internazionale aveva mai pensato di fare, Google l'ha pensato e ora lo sta facendo. Google/Chuck è rivoluzionario, sta investendo milioni di dollari e milioni di ore lavoro nella più grande iniziativa culturale che l'uomo abbia mai immaginato. L'uomo appunto, ed ecco che passiamo dalla domanda iniziale sulla personalità di Google ad una nuova domanda: l'uomo per immaginare e realizzare qualcosa di nuovamente straordinario ha bisogno di andare oltre se'stesso, ha bisogno che un qualcosa che non è totalmente uomo sogni e realizzi i suoi obiettivi per lui, ha bisogno che una persona giuridica sogni per lui? Ovviamente no, Google non è Chuck, Google è la gente che l'ha fondata, è la gente che ci lavora, è la gente che ha creduto in un'azienda e vi ha investito i propri i soldi, è la gente che ha preso una decisione tanto coraggiosa. Google non è persona, è un insieme di menti e come tale è un rarissimo esempio di come gli uomini possano imporre ad una loro mostruosa creatura di vivere con uno scopo che va oltre il profitto, uno scopo che coinvolge oltre al bene degli azionisti, anche quello della collettività. Anche Google/Chuck un giorno prenderà il sopravvento sulla mente e sui sogni di chi ci lavora ma per ora godiamocelo. Un'ultima riflessione: sono consapevole che investire somme immense in un progetto simile abbia il suo tornaconto in fatto di immagine, ma se per una volta il marketing usa come strumento il concepimento di un sogno tanto ambizioso, benvenga il marketing!
L'articolo di Zucconi su Repubblica che ha ispirato questo mio delirio
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