L'importanza di non dimenticare
La demolizione condotta a termine non l’ha mai raccontata nessuno, come nessuno è mai tornato a raccontare la sua morte.
I sommersi, anche se avessero avuto carta e penna, non avrebbero testimoniato, perché la loro morte era iniziata prima di quella corporale.
Settimane e mesi prima di spegnersi, avevano già perduto le virtù di osservare, ricordare, commisurare ed esprimersi. Parliamo noi in vece loro, per delega.
Primo Levi
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60 anni fa abbiamo posto fine ad un massacro il cui scopo era cancellare milioni di persone, ridurle al silenzio, dimenticarle. Oggi si celebra il Giorno della Memoria, un giorno il cui scopo è ricordare ciò che è stato per fare in modo che non accada più: se è importante commemorare chi è morto nei campi di concentramento e chi ha perso la vita nel tentativo di liberarli, è ancora più importante onorare chi è sopravvissuto allo sterminio. I sopravvissuti sono stati finora i portatori di questa memoria, ma uno dopo l'altro se ne stanno andando e ora tocca a noi preservarla per chi verrà dopo, verso le nuove generazioni noi abbiamo il dovere di tramandare questa testimonianza.
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Questa sera su RaiUno tramettono "Il pianista" di Roman Polanski, consiglio a tutti di vederlo o di rivederlo
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