23.9.05

Joe Colombo alla Triennale è una gran rottura di balle!

Ok, c'è tutto, ma proprio tutto: la sua pipa, la sedia impilabile, i suoi bellissimi ambienti attrezzati che sembrano usciti da un vecchio film di 007, la sua arte atomica, i suoi progetti per la città atomica, gli schizzi, le lettere.... ma che palle! La mostra è asettica e mette addosso un'inquietudine da funerale, ma dove sta la rappresentazione del ghigno strafottente, del genio. Dove sta il confronto con la modernità tanto anticipata da essere stata "inventata". E' tutto incasellato, insignificante e appiattito. La modularità e i movimenti geniali dei suoi mobili sono imbalsamati e intoccabili. Pollice verso!

1 Commenti:

Blogger elisa ha detto...

Diciamo pure che faceva un po' schifo.... e non ho potuto nemmeno giocare con la poltrona modulare...
Io scrivo all'Ikea così almeno la rifanno uguale...
Certo che dalla Triennale proprio proprio non me l'aspettavo...

Però il cous cous.... FANTASTICO... ha salvato la serata!

9/23/2005 2:41 PM

 

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