7.3.05

EMMA

"Che sensazione anomala...mi sento vuota!......ne sono consapevole, ma forse è anche rabbia...no: forse delusione...di me stessa? di lui? Che diritto ho di dirgli qualcosa? E' forse legato a me? Ha forse promesso di farmi sua? Non è forse vero che lui si sente libero mentre io muoio ogni giorno un pò di più? Ed io son qui, incapace di allontanare la mente un solo attimo dal suo ricordo...non è vivere...ma cosa fare? La gente intorno a me si fa forte dell'amore che si nutre verso se stessi...non lo possiedo forse anch'io? Mi parlano di orgoglio e dignità...oscure parole, prive di logica e significato".

Emma si interruppe. Rilesse quanto scritto e decretò che quest'ultima pagina del suo diario non aveva senso. Guardò il foglio ancora una volta. Sospirò. Pensieri di ogni tipo le affollavano la mente: perché l'amore dovesse essere sofferenza, proprio non lo capiva.
Si innervosì davanti al silenzio di quello scritto. Un' improvvisa sensazione di nausea la pervase.
Si alzò dallo scrittoio e mentre si coricava, nel caldo abbraccio delle lenzuola, giurò a se stessa che avrebbe posto fine a questa relazione...
Emma sapeva che era una bugia e, quella notte, sognò il suo unico amore.