10.6.05

iTunes e quella strana voglia di spendere per la musica

Da quando un modem è comparso sul case del mio glorioso pentium 233 mhz, non ho mai più speso un centesimo per un disco. Nonostante la lentezza, la qualità davvero scarsa dei file, la connessione che saltava e la odiosa scomparsa della funzione resume di Napster, col tempo ho dimenticato il piacere che provavo quando andavo nel mio negozietto per comprare un disco.

Tornavo a casa e toglievo avidamente la pellicola di plastica; talvolta, questa fretta si combinava con la mia goffaggine e mi trovavo con la custodia rotta, che rabbia! Mettevo il disco nello stereo e in un istante capivo se l'avrei consumato o se l'avrei buttato assieme ai soldi che mi era costato.

Era il momento del verdetto, quello in cui i soldi spesi assumevano un valore e la musica diventava cosa seria, da apprezzare, da valutare, da sentire propria o da rifiutare col disprezzo di chi si sente preso in giro!

Poi è arrivato Napster e il sogno diventava realtà! Ma con la gratuità e la disponibilità sconfinata, è sparito il ricordo del piacere di ascoltare qualcosa che avevo scelto tra una moltitudine e conquistato; l'esperienza si è trasformata nel ricordo di quando buttavo i soldi per avere ciò che ora era libero. Libero di ascoltare tutto e gratis si, ma, col tempo, lo scaricare è diventato compulsivo: tanta musica a disposizione ma senza il tempo e la voglia di ascoltarla davvero. La gratuità si è trasformata in un disvalore aggiunto della musica su internet?

Qualche settimana fa, ho acquistato il primo album su iTunes. Ero curioso di vedere come funzionava e i Subsonica erano in uscita con Terrestre: ho provato ed ecco che La magia si è ripetuta: finalmente ho riassaporato il piacere di ascoltare la musica che avevo scelto. Sborsare 9,99 € ha fatto il miracolo! Con solo 10 Euro ho acquistato un album e, riconquistato un sacco di piccole importanti emozioni: quelle stesse di un decennio fa.

Da qual momento ho comprato altra musica e, visto che le abitudini sono dure da cancellare, ne ho anche scaricata: lo scopo non è fare l'apologia delle leggi antipirateria, ma ragionare sul fatto che l'abbondanza, talvolta, non è un bene!

Se dopo questa lettura state pensando che ho scritto un sacco di c@##@|e, guardate quanti mp3 avete sull'hard disk, e poi controllate con il contatore di Media Player quante volte li avete sentiti. Scoprirete che avete sentito meno volte di quanto pensate le canzoni che preferite e praticamente mai una miriade di altre. Se questo dato statistico non vi dice nulla, quantomeno, state sprecando un sacco di spazio sul vostro sempre "troppo-piccolo" Hard Disk.